Storia del self-made man che ha conquistato il mondo dei rifiuti
giovani_imprenditoriEco Eridania Spa, leader in Italia nei servizi di raccolta, trasporto, stoccaggio e smaltimento di rifiuti speciali, l’anno passato ha incassato il premio Dematté per la miglior expansion in Italia. Per tradurre meglio la questione, parliamo di un’azienda passata in pochi anni da un fatturato di 6/7 milioni di euro a quello attuale, che nel 2016 toccherà i cento, confermandosi oggi tra gli 85 e i 90 milioni, con obiettivo superiore ai duecento. Una crescita costante e i trend che la confermano, mentre si guarda all’espansione oltre confine (Dubai tra le mete possibili) senza abbandonare il «rispetto per le maestranze». Andrea Giustini, presidente e fondatore, dice di essere indicato come «burbero e antipatico, perché soffro di incontinenza verbale. Se uno dice una stupidaggine, anche in affari, lo dico». Un imprenditore che sta tutto nella filosofia secondo cui «non è importante il dividendo ma creare valore». Ed ecco il modello di impresa che va studiato, specie nel Belpaese, perché spariglia rispetto alla visione limitata seppur nobile del capannone. Un presidente partito come operaio sulle autospurghe, «esperienza che mi porto dietro con tantissima gelosia», poi il militare e l’arrivo a Milano. «È l’86, sono gli albori del mondo dei rifiuti, considerando che la prima legge che regolava lo regolava è arrivata nell”82. Primi smaltimenti separati…». Ecoconsub è il percorso di Giustini fino al 1988, cresciuta al punto da diventare leader italiana dei rifiuti sanitari. Ma quell’anno «ho capito che non ero capace di stare sotto padrone, ho coinvolto mia sorella, mia socia da sempre, e prendiamo un ufficio, un buco più che altro, a Genova».
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